La scuola dei mariti e delle mogli

di Piergiorgio Piccoli (da Molière)


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  COMMEDIA CLASSICA   |   PER TUTTI  |   90 MIN   |   IN ABBONAMENTO  

Lo spettacolo

Spettacolo vincitore del PREMIO ARTEVEN PIERLUCA DONIN – 1°edizione (2025)

“La scuola dei mariti e delle mogli è una girandola in libertà tanto brillante quanto vorticosa che il copione e la regia di Piccoli mantengono su un ritmo continuo, affidandosi alla verve dei baldi interpreti. Risate e applausi a profusione per un autentico gioiellino”
(Giornale di Vicenza)

“Metafora sulle convenzioni sociali, critica alle diverse ipocrisie e falsità dei personaggi, e molto altro in questi due testi di Molière rielaborati e uniti in un unico spettacolo. Molière è sempre Molière, e lo zampino di Piccoli non fa altro che aggiungere con un tocco drammaturgico personalizzato, ma sempre rispettoso dei temi di fondo, elementi completanti. Che vanno a sommarsi alla visione molto ironica dell’autore francese, leggera e intrisa di battute comiche che il regista adegua al nostro tempo: che alla fine non è certo poi tanto diverso dallo storico. Si insiste così sulle battute, e sui difetti ancor più evidenti di ogni singolo personaggio, ricavandone una messa in scena molto divertente e molto ben gradita al pubblico presente”
(Sipario.it)

La storia è un meccanismo perfetto, semplice nel susseguirsi delle scene, facilmente adattabile ad un’epoca e ad un luogo indefinibili.
Aristide e Lello allevano due ragazze senza genitori nell’intento di farne le loro spose, ma solo il primo tratta la sua amata dandole fiducia e concedendole libertà, riuscendo così a conquistarne i sentimenti. L’altro, tirannicamente severo, complice anche l’ingenuità indotta con le sue restrizioni, vede invece la sua donna diventare preda di un giovane e romantico corteggiatore.
L’opera, che vive soprattutto della comicità di Lello, contrapposta alla lungimiranza di Aristide, ci offre uno spaccato di come la fragilità dell’uomo e l’incapacità di relazionarsi con l’altro sesso possono sfociare in atteggiamenti rigidi, anche violenti e, nel nostro caso, totalmente ridicoli. L’educazione sentimentale degli uomini, ma più in generale l’educazione alla relazione, è necessaria per sostenere la crescita, l’indipendenza e la solidità delle donne, pilastro portante di ogni comunità.
Lo spettacolo è tratto dai capolavori “La scuola dei mariti” e “La scuola delle mogli” di Molière, di cui il primo è in qualche modo la prova generale del secondo, peraltro insuperato per ciò che riguarda il brio dell’intreccio e la straordinaria invenzione farsesca.
Entrambe le commedie, così simili da essere considerate l’una la riscrittura dell’altra, sono geniali nel trattare in chiave comica lo scacco della volontà umana di fronte all’imponderabilità del reale, soprattutto nei sentimenti.
Le due famose commedie s’intitolano ‘Scuole’ perché vorrebbero ‘insegnare’ agli spettatori una visione di sé stessi più ironica e, di conseguenza, più sana. La produzione di Theama Teatro coglie tutti i migliori aspetti dell’intreccio delle due opere e li collega alla nostra quotidianità, ottenendo così una metafora universale delle convenzioni relazionali e sociali riferite al genere femminile e a quello maschile. Il concetto di “tradimento”, elemento costante e quasi immancabile di ogni genere di commedia in ogni epoca, qui torna nell’immagine arcaica e materica, oltre che surreale, delle “corna”, elemento visibile e imbarazzante che nessuno vorrebbe mai ostentare sul capo.
Si crea quindi un gioco teatrale che scherza, attraverso questa antica metafora, sul tema dei contrasti di coppia, mettendo in evidenza le differenze di costumi e comportamenti che connotano anche i conflitti del mondo contemporaneo.

Crediti

con Paolo Rozzi, Anna Farinello, Aristide Genovese, Piergiorgio Piccoli, Gilda Pegoraro, Anna Zago
regia Piergiorgio Piccoli
scenografie Franco Sinico
costumi Roberta Sattin – Sartoria ‘Il monello’
disegno luci Claudio Scuccato
foto Davide Carpenedo
produzione Theama Teatro

DOVE

Teatro Da Ponte | Sala grande

Biglietti

Intero Ridotto (under 26) Residenti Ridotto residenti (under 26)
26,00€ 18,00€ 24,00€ 16,00€

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I biglietti possono essere acquistati online premendo sul tasto “Acquista” oppure di persona il martedì e giovedì mattina dalle 10 alle 12 presso il teatro. È possibile acquistare i biglietti anche in cassa la sera dell’evento recandosi presso la biglietteria almeno 30 minuti prima dell’evento.

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Persone con disabilità

Vi chiediamo di non procedere all’acquisto direttamente ma di scrivere a biglietteria@centroteatraledaponte.it
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Nella hall del teatro è presente un piccolo bar con uno shop, dove è possibile acquistare il merchandising del teatro.

Come arrivare e dove parcheggiare

In auto
Uscita dell’autostrada Vittorio Veneto Nord, proseguire per Vittorio Veneto – Serravalle. Parcheggi di sponibili in via Casoni o nel parcheggio sotterraneo Pra’ San Marco (Piazza Foro Boario, a 2 minuti a piedi dal teatro).

In treno
Usciti dalla stazione, scendete a destra fino ad arrivare in Viale della Vittoria, poi proseguite verso Nord fino ad arrivare in Piazza Minucci.

In autobus
La Linea 31 MOM ferma davanti al Teatro Da Ponte.

Dove parcheggiare
Parcheggio sotterraneo di Piazza Foro Boario (Pra’ San Marco), oppure il parcheggio all’aperto di via Casoni.
Per raggiungere il Teatro Da ponte, da qualsiasi parcheggio potrete arrivarci a piedi in pochi minuti (5 al massimo).

Attenzione, non parcheggiate nella piazza accanto al teatro (Piazza Minucci): l’accesso è vietato, quindi le auto in sosta verranno per forza multate!

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venerdì 12 Dicembre
20:30

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